The Manhattan Transfer

Sono passati quasi quarant’anni da quando Tim Hauser pagava le bollette guidando un taxi di New York City mentre aspirava a formare un quartetto vocale armonico sui generis che potesse abbracciare autenticamente vari stili musicali, e che ancora oggi creasse qualcosa del tutto unico nel campo della canzone popolare americana. Hauser era stato in gruppi doo-wop, gruppi folk e persino in un quintetto di breve durata chiamato The Manhattan Transfer, ma mentre le sonorità del jazz, R&B, pop, rock ‘n’ roll, salsa e swing sgorgavano dai vicoli di New York, Hauser ora sognava armonie in quattro parti senza limiti.

Nell’autunno del 1972, una cliente di Hauser fu un’aspirante giovane cantante di nome Laurel Massé, che conosceva l’unico album del precedente combo dei Manhattan Transfer di Hauser, e cercava di formare un gruppo. Qualche settimana dopo, un altro passeggero di Hauser lo invitò a una festa dove incontrò Janis Siegel, nativa di Brooklyn; sebbene fosse già in un gruppo, Siegel accettò di dare una mano in alcune demo e in breve tempo diventò il terzo membro dei The Manhattan Transfer. Mentre Hauser, Massé e Siegel iniziavano le prove, l’allora fidanzato di Massé, che stava suonando la batteria in una pit band di Broadway, presentò Hauser e Siegel ad Alan Paul, che era co-protagonista della produzione originale di Grease, e il resto, come si suol dire, è storia.