Béjart Ballet Lausanne

Direzione artistica Julien Favreau 

Sin dalla sua nascita nel 1987, il Béjart Ballet Lausanne è un punto di riferimento nel mondo coreografico. Dalla scomparsa di Maurice Béjart nel 2007 la compagnia conserva la sua eccellenza artistica. Nel 2024 Julien Favreau è stato nominato direttore artistico per perseguire con passione l’ eredità di Maurice Béjart

Il desiderio di Maurice Béjart è sempre stato di aprire il mondo del balletto a un pubblico più vasto. Animati dal suo stesso spirito, i ballerini del Béjard Ballet Lausanne si esibiscono in tutto il mondo. Il Béjart Ballet Lausanne è una delle pochissime compagnie in grado di riempire vasti spazi come la NHK Hall di Tokyo, il Palazzo di Stato del Cremlino di Mosca, l’Odeon di Herodes Atticus ad Atene, il Palais des Congrès di Parigi, la Forest National di Bruxelles o il Patinoire di Malley-Lausanne.

Dal 2007, con la sua direzione artistica, il Béjart Ballet Lausanne mantiene e sviluppa il suo repertorio. Il lavoro di Maurice Béjart è al centro di questo repertorio, con coreografie emblematiche come Le Sacre du Printemps, Boléro, La IXe Symphonie di Beethoven o Ballet for Life. Coreografi come Yuka Oishi, Valentina Turcu, Julio Arozarena, Tony Fabre, Christophe Garcia, Alonzo King, Giorgio Madia o Joost Vrouenraets, hanno contribuito allo sviluppo creativo del Béjart Ballet Lausanne. La compagnia rimane quindi fedele alla sua vocazione: preservare il lavoro di Maurice Béjart, pur rimanendo uno spazio di creazione.

 

Maurice Béjart

Da Les Ballets de l’Étoile a Parigi, nel 1955 alla fondazione del Béjart Ballet Lausanne nel 1987, il coreografo Maurice Béjart ha segnato la danza per sempre.
Nato a Marsiglia, il 1° gennaio 1927, ha iniziato la sua carriera a Vichy nel 1946, proseguendo con Janine Charrat, Roland Petit e, in particolare, a Londra, quale membro dell’International Ballet. Durante una tournée in Svezia, con il Cullberg Ballet (1949), scopre le sorgenti dell’espressionismo coreografico, confrontandosi per la prima volta con Stravinskij. Di ritorno a Parigi, incrocia tali suggestioni coreografiche con la musica di Chopin, con il plauso del critico Jean Laurent e si propone, da ora in avanti, nella doppia veste di ballerino e di coreografo.
Nel 1955, conferma il suo anticonformismo con la coreografia Symphonie pour un homme seul, ballata dalla sua compagnia, Les Ballets de l’Étoile. Viene notato da Maurice Huisman, il nuovo direttore del Théâtre Royal de la Monnaie, a Bruxelles, dove creerà il trionfale balletto Le Sacre du Printemps nel 1959. Nel 1960 Maurice Béjart lancia a Bruxelles Le Ballet du XXe Siècle, con una tournée internazionale in tutto il mondo. Il numero delle sue creazioni coreografiche frattanto cresce, con Boléro (1961), Messe pour le temps présent (1967), L’Oiseau de Feu (1970).
Nel 1987, Le Ballet du XXe Siècle diventa il Béjart Ballet Lausanne e il coreografo si stabilisce nella capitale olimpica. Nel 1992, decide di ridimensionare la compagnia ad una trentina di ballerini per “catturare l’essenza di ciascun danzatore”, e fonda l’École-Atelier Rudra Béjart Lausanne. Tra i titoli dedicati a questa compagnia Le Mandarin merveilleux, King Lear–Prospero, À propos de Shéhérazade, Lumière, MutationX, La Route de le soie, Le Manteau, Enfant-Roi, La Lumière des eaux e Ballet for Life.

Regista teatrale e cinematografico, Maurice Béjart è autore di romanzi, memorie, un diario personale, un’opera teatrale. Nel 2007, alla vigilia del suo 80° compleanno, crea La Vie du danseur racontée par Zig et Puce. Si spegne durante la lavorazione del suo ultimo capolavoro, Le Tour du Monde en 80 minutes, a Lausanne, il 22 novembre 2007.

Julien Favreau

Dopo aver danzato per tre decenni per il Béjart Ballet Lausanne ed essersi esibito in molti assoli di spicco dei repertori di Maurice Béjart e Gil Roman, Julien Favreau assume il ruolo di direttore artistico ad interim il 28 febbraio 2024, succedendo a Gil Roman. Questa transizione segna un momento cruciale nella storia della compagnia, ma afferma anche la continuità dell’eredità artistica di Maurice Béjart. Il 1 Settembre 2024 Julien è stato nominato Direttore Artistico della Compagnia.

 


Programmi:coreografie di Maurice Béjart tra cui Boléro, 7 danses grecques, L’Oiseau de Feu, Dyonisos, Le Presbythère e altre coreografie di repertorio.

Direzione artistica Julien Favreau 

Sin dalla sua nascita nel 1987, il Béjart Ballet Lausanne è un punto di riferimento nel mondo coreografico. Dalla scomparsa di Maurice Béjart nel 2007 la compagnia conserva la sua eccellenza artistica. Nel 2024 Julien Favreau è stato nominato direttore artistico per perseguire con passione l’ eredità di Maurice Béjart

Il desiderio di Maurice Béjart è sempre stato di aprire il mondo del balletto a un pubblico più vasto. Animati dal suo stesso spirito, i ballerini del Béjard Ballet Lausanne si esibiscono in tutto il mondo. Il Béjart Ballet Lausanne è una delle pochissime compagnie in grado di riempire vasti spazi come la NHK Hall di Tokyo, il Palazzo di Stato del Cremlino di Mosca, l’Odeon di Herodes Atticus ad Atene, il Palais des Congrès di Parigi, la Forest National di Bruxelles o il Patinoire di Malley-Lausanne.

Dal 2007, con la sua direzione artistica, il Béjart Ballet Lausanne mantiene e sviluppa il suo repertorio. Il lavoro di Maurice Béjart è al centro di questo repertorio, con coreografie emblematiche come Le Sacre du Printemps, Boléro, La IXe Symphonie di Beethoven o Ballet for Life. Coreografi come Yuka Oishi, Valentina Turcu, Julio Arozarena, Tony Fabre, Christophe Garcia, Alonzo King, Giorgio Madia o Joost Vrouenraets, hanno contribuito allo sviluppo creativo del Béjart Ballet Lausanne. La compagnia rimane quindi fedele alla sua vocazione: preservare il lavoro di Maurice Béjart, pur rimanendo uno spazio di creazione.

 

Maurice Béjart

Da Les Ballets de l’Étoile a Parigi, nel 1955 alla fondazione del Béjart Ballet Lausanne nel 1987, il coreografo Maurice Béjart ha segnato la danza per sempre.
Nato a Marsiglia, il 1° gennaio 1927, ha iniziato la sua carriera a Vichy nel 1946, proseguendo con Janine Charrat, Roland Petit e, in particolare, a Londra, quale membro dell’International Ballet. Durante una tournée in Svezia, con il Cullberg Ballet (1949), scopre le sorgenti dell’espressionismo coreografico, confrontandosi per la prima volta con Stravinskij. Di ritorno a Parigi, incrocia tali suggestioni coreografiche con la musica di Chopin, con il plauso del critico Jean Laurent e si propone, da ora in avanti, nella doppia veste di ballerino e di coreografo.
Nel 1955, conferma il suo anticonformismo con la coreografia Symphonie pour un homme seul, ballata dalla sua compagnia, Les Ballets de l’Étoile. Viene notato da Maurice Huisman, il nuovo direttore del Théâtre Royal de la Monnaie, a Bruxelles, dove creerà il trionfale balletto Le Sacre du Printemps nel 1959. Nel 1960 Maurice Béjart lancia a Bruxelles Le Ballet du XXe Siècle, con una tournée internazionale in tutto il mondo. Il numero delle sue creazioni coreografiche frattanto cresce, con Boléro (1961), Messe pour le temps présent (1967), L’Oiseau de Feu (1970).
Nel 1987, Le Ballet du XXe Siècle diventa il Béjart Ballet Lausanne e il coreografo si stabilisce nella capitale olimpica. Nel 1992, decide di ridimensionare la compagnia ad una trentina di ballerini per “catturare l’essenza di ciascun danzatore”, e fonda l’École-Atelier Rudra Béjart Lausanne. Tra i titoli dedicati a questa compagnia Le Mandarin merveilleux, King Lear–Prospero, À propos de Shéhérazade, Lumière, MutationX, La Route de le soie, Le Manteau, Enfant-Roi, La Lumière des eaux e Ballet for Life.

Regista teatrale e cinematografico, Maurice Béjart è autore di romanzi, memorie, un diario personale, un’opera teatrale. Nel 2007, alla vigilia del suo 80° compleanno, crea La Vie du danseur racontée par Zig et Puce. Si spegne durante la lavorazione del suo ultimo capolavoro, Le Tour du Monde en 80 minutes, a Lausanne, il 22 novembre 2007.

Julien Favreau

Dopo aver danzato per tre decenni per il Béjart Ballet Lausanne ed essersi esibito in molti assoli di spicco dei repertori di Maurice Béjart e Gil Roman, Julien Favreau assume il ruolo di direttore artistico ad interim il 28 febbraio 2024, succedendo a Gil Roman. Questa transizione segna un momento cruciale nella storia della compagnia, ma afferma anche la continuità dell’eredità artistica di Maurice Béjart. Il 1 Settembre 2024 Julien è stato nominato Direttore Artistico della Compagnia.

 


Programmi:coreografie di Maurice Béjart tra cui Boléro, 7 danses grecques, L’Oiseau de Feu, Dyonisos, Le Presbythère e altre coreografie di repertorio.