CASANOVA OPERAPOP –“Sono stati due anni molto lunghi e difficili per chi come noi vive delle emozioni procurate dalla musica dal vivo, del salire sul palco per farsi abbracciare dal calore del pubblico” – racconta Red Canzian. “Difficili dal punto di vista emotivo e dal punto di vista pratico, per tanti professionisti e collaboratori con i quali eravamo abituati a condividere non solo la passione e il successo ma anche le economie del nostro lavoro. Per questo, quando tutto si è fermato, dopo un primo periodo di incertezza dovuta alla situazione sanitaria e alla necessaria attesa, ho voluto fortissimamente partire con la pre-produzione e la messa a punto di questo progetto su Casanova e sulla Città di Venezia che cullavo da anni, senza aspettare di sapere quando i luoghi della musica avrebbero finalmente riaperto e ci avrebbero permesso di metterlo in scena di fronte al pubblico. E la scommessa è vinta: alla riapertura attuale ci facciamo trovare pronti con uno spettacolo che non temo definire maestoso, una produzione tutta italiana, alla quale negli ultimi 20 mesi ha lavorato a pieno regime e con un entusiasmo commovente un team di oltre 50 persone, eccellenze e professionalità altrimenti costrette come tanti del nostro settore a un riposo forzato e doloroso”.
Chi conosce Red Canzian, sa che la tenacia e l’entusiasmo contagioso sono le sue migliori prerogative, insieme a idee spesso visionarie che la sua perseveranza riesce a concretizzare in realtà. E quindi – per partire dalle ultime novità – ha compiuto l’impresa di incuriosire Milo Manara al proprio Casanova e indurlo a tornare dopo quasi quarant’anni a dedicare la propria arte al personaggio per il quale aveva collaborato con Federico Fellini, creando tavole meravigliose, realizzando un film felliniano a disegni su un iconico Casanova. Milo Manara ha quindi realizzato l’artwork di Casanova Opera Pop, una vera opera d’arte originale, abbozzata davanti allo sguardo ammirato di Red e completata solo pochi giorni prima del debutto, nella quale i tratti tipici dei suoi personaggi si fondono con quelli dei protagonisti scelti per interpretare Giacomo Casanova e la sua giovane innamorata Francesca Erizzo.
IL CAST
Casanova Opera Pop porta in scena 23 performer selezionati fra attori-cantanti e ballerini-acrobati, attraverso una serie di audizioni che hanno visto oltre 1700 adesioni e un accuratissimo lavoro di ascolto e osservazione da parte del team artistico. Infatti, il regista Emanuele Gamba, Red, Phil Mer e Chiara Canzian, che si è occupata nello specifico della selezione delle voci femminili in fase di preproduzione e poi della direzione dei canti e dell’interpretazione vocale nei ruoli (e alla quale Gamba ha affidato anche il ruolo di Regista Residente per il tour), hanno lavorato con grande dedizione sull’esecuzione della parte musicale e del testo e sulla scelta di timbri vocali e di fisicità che avrebbero dato voce e corpo ai personaggi per come erano stati immaginati.
Nella parte di Giacomo Casanova in un’età intorno ai 35 anni, al rientro dall’esilio e strenue difensore di Venezia dai giochi di potere che la vorrebbero venduta allo straniero, troviamo Gian Marco Schiaretti, uno dei talenti più puri cresciuti in Italia e riuscito a farsi apprezzare anche all’estero negli ultimi anni.
Accanto a lui, nella parte dell’incantevole e volitiva Francesca Erizzo, destinata a conquistarne il cuore, la già affermata Silvia Scartozzoni.
Il ruolo dei malvagi, pronti ad approfittare di un momento di fragilità della Serenissima e del Doge che la governa, è affidato a gipeto, ovvero il potente e corrotto Inquisitore Pietro Garzoni che senza il minimo scrupolo è pronto a spazzare via con ogni mezzo tutto ciò che gli è da ostacolo per ottenere il potere del porporato, e a Manuela Zanier, ovvero la perfida Contessa Von Steinberg, nobile austriaca non insensibile al fascino di Casanova, ma pronta a tessere trame mortali per inseguire il proprio interesse ed esercitare il proprio fascino secondo convenienza.
Con loro in scena, a dipingere il quadro di una Venezia la cui storia e salvezza si giocano fra i bácari popolati da varia umanità e i ricchi Palazzi del potere, una serie di personaggi dalle sfaccettature diverse. Quindi un pacioso e brontolone Frate Balbi, interpretato da Paolo Barillari; un fidanzato offeso interpretato da Jacopo Sarno, pronto a sfidare Casanova a duello; il perfido Zago al quale Roberto Colombo presta il volto e una fisicità trasformata dalla perfidia; il Doge Loredan e il nobile di lignaggio e di cuore Bragadin, entrambi interpretati da Alessandro Onorati; fino al vasto mondo femminile tanto affascinato da Casanova, quanto indispensabile a sciogliere i nodi della storia. Quindi Elena da Padova, la cortigiana favorita di Casanova interpretata da Francesca Innocenti; la bella Rosa, padrona della Cantina do Mori e capace di interpretare i segnali che nascondono le oscure trame, nelle cui vesti troviamo Giorgia Visca; infine la malinconica e sfortunata Gretchen, con il volto di Chiara Famiglietti, cameriera della Contessa e vittima predestinata della perfidia senza scrupoli dell’Inquisitore e dell’asservito Zago.
Il cast si completa con 12 ballerini acrobati, un corpo di ballo composto da Cassandra Bianco, Francesco Catalfamo, Alessio Cavaliere, Alberto Chianello, Silvia Crotti, Eleonora Dominici, Federica Esaminato, Filomena Fusco, Raffaele Guarino, Claudio Lascarpia, Vittoria Markov, Olaf Olguin.
IL TEAM ARTISTICO La regia di “Casanova Opera Pop” è affidata a Emanuele Gamba, noto per aver diretto numerose messe in scena di prosa, lirica e teatro musicale, sia in Italia sia all’estero. Le coreografie portano in scena lo stile guerriero di Martina Nadalini e Roberto Carrozzino. Canzian non lascia nulla al caso: “Ho pensato a Casanova Operapop con lo sviluppo dell’opera all’Italiana, nella quale la storia e i personaggi prendono forma attraverso la musica e le parole delle canzoni, scritte da Miki Porru, e dove i dialoghi punteggeranno la storia in pochi momenti, seppur importantissimi. Per rendere lo spirito epico delle composizioni, arrangiate magistralmente da Phil Mer, abbiamo registrato l’Orchestra Sinfonica di Padova e del Veneto, diretta dal Maestro Carmelo Patti, fusa con i suoni moderni di una band“.
Casanova Opera Pop prende spunto dal best seller di Matteo Strukul, “Casanova – La sonata dei cuori infranti”, romanzo di ambientazione storica uscito nel 2018 e tradotto in oltre 10 lingue, che ha acceso la scintilla e ha ispirato Red a comporre oltre 2 ore di musica per 35 brani inediti, dei quali 29 cantati e 6 esclusivamente musicali che sono usciti in un doppio album in corrispondenza del debutto dello spettacolo, il 21 gennaio 2022 a Venezia “Mi ha sempre affascinato la figura di Casanova – racconta Red – una personalità molto più complessa di quella del seduttore libertino impenitente raffigurato nell’iconografia comune, in realtà poeta, alchimista, libertario, diplomatico e “occhi” della Repubblica di Venezia ai tempi della Serenissima. Una figura chiave per la Venezia del ‘700, che nel romanzo di Strukul – e così nella mia Opera Pop – è raccontato in un’età attorno ai 35 anni, un periodo intenso della sua vita, che lo vede coinvolto in intrighi politici, incarcerato ai Piombi, agente segreto per la sua città e finalmente innamorato, disposto ad affrontare pericoli, sfide, duelli, prove di coraggio, fughe dal carcere e avventure incredibili. Nello spettacolo troverete tutto questo, insieme alla passione, all’amicizia e a tutte le emozioni che solo una città come Venezia può amplificare”.
LA PRODUZIONE Il team creativo, all’opera da mesi per mettere a punto lo show insieme a Red, si compone di svariati professionisti che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo: per le scenografie Massimo Checchetto direttore degli allestimenti scenici al Teatro La Fenice. Le sue vere e proprie opere d’ingegno saranno la cornice di quello che Red ha concepito come allestimento scenico immersivo, fatto di fotografie scattate nella Venezia deserta durante la pandemia e trattate in modo da restituire ambientazioni della città e dei suoi luoghi di un iperrealismo spiazzante. Grazie a questa idea creativa in Casanova Opera Pop vedremo oltre 30 cambi scena. Anche le luci sono disegnate da un altro uomo della Fenice, Fabio Barettin. Alla realizzazione dei costumi, ben 120, sui bozzetti della giovane stilista Desirèe Costanzo, troviamo l’Atelier di Stefano Nicolao, dal 1980 attivo sulla scena internazionale in grandi produzioni cinematografiche, teatrali e operistiche, mentre il Politecnico Calzaturiero del Brenta, centro di ricerca e produzione tecnologica e qualitativa all’avanguardia che promuove il Made in Italy nel mondo, ha realizzato le calzature, coinvolgendo gli allievi e le aziende del comparto. A loro si affianca Gian Pietro Muraro, già stilista di riferimento per alcuni dei marchi di moda italiana di maggior prestigio in ambito internazionale, specializzato nella creazione di costumi in maglia.
Casanova Opera Pop è prodotto da Blu Notte, ovvero dallo stesso Red Canzian, che in questo ruolo segue la Direzione Artistica, e da sua moglie Beatrix Niederwieser, che invece dello spettacolo segue tutti gli aspetti operativi, avvalendosi della collaborazione di Retropalco alla produzione esecutiva.
SINOSSI Venezia 1755. La Serenissima, un tempo regina dei mari, è oggi un’affascinante cortigiana che si specchia nel verde smeraldo della laguna. Al crepuscolo del suo splendore, la città più bella del mondo, ospita alcuni dei suoi figli prediletti: Giambattista Tiepolo, Carlo Goldoni, Canaletto e il più ribelle e affascinante di tutti… Giacomo Casanova che, appena rientrato in città dal suo esilio di Vienna, con il suo carisma minaccia di far strage di cuori, rischiando di far precipitare Venezia nel caos.
Nel frattempo, il Doge Francesco Loredan versa in pessime condizioni di salute e l’Inquisitore Pietro Garzoni trama per influenzare a proprio favore la successione al Dogado. Il suo sogno proibito, però, è arrestare Casanova e, per far questo, gli mette alle calcagna il suo perfido aiutante Zago.
Mentre si trova alla Cantina do Mori, il Principe dei Seduttori incontra una sua vecchia fiamma: la bella Gretchen, deliziosa cameriera della contessa Margarethe von Steinberg, che ha l’ordine di portarlo al palazzo della sua signora.
Giunto a destinazione, Casanova incontra la gran dama e viene da lei sfidato a una singolare contesa: se riuscirà a sedurre la giovane Francesca Erizzo, figlia di uno dei maggiorenti della città, allora lei sarà sua per una notte. Casanova accetta, forte del suo impareggiabile fascino. È l’inizio di una serie di rocambolesche avventure che lo porteranno ad affrontare in duello Alvise, il focoso fidanzato di Francesca e, sorprendentemente, a innamorarsi dell’avvenente fanciulla veneziana.
Le fosche macchinazioni dell’Inquisitore Garzoni, però, avranno infine successo e Casanova, accusato di eresia, finirà dritto ai Piombi, la prigione all’interno di Palazzo Ducale. Riuscirà però a evadere con l’aiuto di un frate tanto bizzarro quanto leale e fra inseguimenti, imboscate e intrighi notturni arriverà ad affrontare la contessa von Steinberg in un ultimo faccia a faccia.
E così, Casanova, prima pedina in un gioco di spie fra la Serenissima e l’Austria, poi eroe di Venezia, rientrerà trionfante nella sua amata città: qui riabbraccerà finalmente Francesca, il suo grande amore, e verrà celebrato come salvatore della patria.
CASANOVA OPERAPOP –“Sono stati due anni molto lunghi e difficili per chi come noi vive delle emozioni procurate dalla musica dal vivo, del salire sul palco per farsi abbracciare dal calore del pubblico” – racconta Red Canzian. “Difficili dal punto di vista emotivo e dal punto di vista pratico, per tanti professionisti e collaboratori con i quali eravamo abituati a condividere non solo la passione e il successo ma anche le economie del nostro lavoro. Per questo, quando tutto si è fermato, dopo un primo periodo di incertezza dovuta alla situazione sanitaria e alla necessaria attesa, ho voluto fortissimamente partire con la pre-produzione e la messa a punto di questo progetto su Casanova e sulla Città di Venezia che cullavo da anni, senza aspettare di sapere quando i luoghi della musica avrebbero finalmente riaperto e ci avrebbero permesso di metterlo in scena di fronte al pubblico. E la scommessa è vinta: alla riapertura attuale ci facciamo trovare pronti con uno spettacolo che non temo definire maestoso, una produzione tutta italiana, alla quale negli ultimi 20 mesi ha lavorato a pieno regime e con un entusiasmo commovente un team di oltre 50 persone, eccellenze e professionalità altrimenti costrette come tanti del nostro settore a un riposo forzato e doloroso”.
Chi conosce Red Canzian, sa che la tenacia e l’entusiasmo contagioso sono le sue migliori prerogative, insieme a idee spesso visionarie che la sua perseveranza riesce a concretizzare in realtà. E quindi – per partire dalle ultime novità – ha compiuto l’impresa di incuriosire Milo Manara al proprio Casanova e indurlo a tornare dopo quasi quarant’anni a dedicare la propria arte al personaggio per il quale aveva collaborato con Federico Fellini, creando tavole meravigliose, realizzando un film felliniano a disegni su un iconico Casanova. Milo Manara ha quindi realizzato l’artwork di Casanova Opera Pop, una vera opera d’arte originale, abbozzata davanti allo sguardo ammirato di Red e completata solo pochi giorni prima del debutto, nella quale i tratti tipici dei suoi personaggi si fondono con quelli dei protagonisti scelti per interpretare Giacomo Casanova e la sua giovane innamorata Francesca Erizzo.
IL CAST
Casanova Opera Pop porta in scena 23 performer selezionati fra attori-cantanti e ballerini-acrobati, attraverso una serie di audizioni che hanno visto oltre 1700 adesioni e un accuratissimo lavoro di ascolto e osservazione da parte del team artistico. Infatti, il regista Emanuele Gamba, Red, Phil Mer e Chiara Canzian, che si è occupata nello specifico della selezione delle voci femminili in fase di preproduzione e poi della direzione dei canti e dell’interpretazione vocale nei ruoli (e alla quale Gamba ha affidato anche il ruolo di Regista Residente per il tour), hanno lavorato con grande dedizione sull’esecuzione della parte musicale e del testo e sulla scelta di timbri vocali e di fisicità che avrebbero dato voce e corpo ai personaggi per come erano stati immaginati.
Nella parte di Giacomo Casanova in un’età intorno ai 35 anni, al rientro dall’esilio e strenue difensore di Venezia dai giochi di potere che la vorrebbero venduta allo straniero, troviamo Gian Marco Schiaretti, uno dei talenti più puri cresciuti in Italia e riuscito a farsi apprezzare anche all’estero negli ultimi anni.
Accanto a lui, nella parte dell’incantevole e volitiva Francesca Erizzo, destinata a conquistarne il cuore, la già affermata Silvia Scartozzoni.
Il ruolo dei malvagi, pronti ad approfittare di un momento di fragilità della Serenissima e del Doge che la governa, è affidato a gipeto, ovvero il potente e corrotto Inquisitore Pietro Garzoni che senza il minimo scrupolo è pronto a spazzare via con ogni mezzo tutto ciò che gli è da ostacolo per ottenere il potere del porporato, e a Manuela Zanier, ovvero la perfida Contessa Von Steinberg, nobile austriaca non insensibile al fascino di Casanova, ma pronta a tessere trame mortali per inseguire il proprio interesse ed esercitare il proprio fascino secondo convenienza.
Con loro in scena, a dipingere il quadro di una Venezia la cui storia e salvezza si giocano fra i bácari popolati da varia umanità e i ricchi Palazzi del potere, una serie di personaggi dalle sfaccettature diverse. Quindi un pacioso e brontolone Frate Balbi, interpretato da Paolo Barillari; un fidanzato offeso interpretato da Jacopo Sarno, pronto a sfidare Casanova a duello; il perfido Zago al quale Roberto Colombo presta il volto e una fisicità trasformata dalla perfidia; il Doge Loredan e il nobile di lignaggio e di cuore Bragadin, entrambi interpretati da Alessandro Onorati; fino al vasto mondo femminile tanto affascinato da Casanova, quanto indispensabile a sciogliere i nodi della storia. Quindi Elena da Padova, la cortigiana favorita di Casanova interpretata da Francesca Innocenti; la bella Rosa, padrona della Cantina do Mori e capace di interpretare i segnali che nascondono le oscure trame, nelle cui vesti troviamo Giorgia Visca; infine la malinconica e sfortunata Gretchen, con il volto di Chiara Famiglietti, cameriera della Contessa e vittima predestinata della perfidia senza scrupoli dell’Inquisitore e dell’asservito Zago.
Il cast si completa con 12 ballerini acrobati, un corpo di ballo composto da Cassandra Bianco, Francesco Catalfamo, Alessio Cavaliere, Alberto Chianello, Silvia Crotti, Eleonora Dominici, Federica Esaminato, Filomena Fusco, Raffaele Guarino, Claudio Lascarpia, Vittoria Markov, Olaf Olguin.
IL TEAM ARTISTICO La regia di “Casanova Opera Pop” è affidata a Emanuele Gamba, noto per aver diretto numerose messe in scena di prosa, lirica e teatro musicale, sia in Italia sia all’estero. Le coreografie portano in scena lo stile guerriero di Martina Nadalini e Roberto Carrozzino. Canzian non lascia nulla al caso: “Ho pensato a Casanova Operapop con lo sviluppo dell’opera all’Italiana, nella quale la storia e i personaggi prendono forma attraverso la musica e le parole delle canzoni, scritte da Miki Porru, e dove i dialoghi punteggeranno la storia in pochi momenti, seppur importantissimi. Per rendere lo spirito epico delle composizioni, arrangiate magistralmente da Phil Mer, abbiamo registrato l’Orchestra Sinfonica di Padova e del Veneto, diretta dal Maestro Carmelo Patti, fusa con i suoni moderni di una band“.
Casanova Opera Pop prende spunto dal best seller di Matteo Strukul, “Casanova – La sonata dei cuori infranti”, romanzo di ambientazione storica uscito nel 2018 e tradotto in oltre 10 lingue, che ha acceso la scintilla e ha ispirato Red a comporre oltre 2 ore di musica per 35 brani inediti, dei quali 29 cantati e 6 esclusivamente musicali che sono usciti in un doppio album in corrispondenza del debutto dello spettacolo, il 21 gennaio 2022 a Venezia “Mi ha sempre affascinato la figura di Casanova – racconta Red – una personalità molto più complessa di quella del seduttore libertino impenitente raffigurato nell’iconografia comune, in realtà poeta, alchimista, libertario, diplomatico e “occhi” della Repubblica di Venezia ai tempi della Serenissima. Una figura chiave per la Venezia del ‘700, che nel romanzo di Strukul – e così nella mia Opera Pop – è raccontato in un’età attorno ai 35 anni, un periodo intenso della sua vita, che lo vede coinvolto in intrighi politici, incarcerato ai Piombi, agente segreto per la sua città e finalmente innamorato, disposto ad affrontare pericoli, sfide, duelli, prove di coraggio, fughe dal carcere e avventure incredibili. Nello spettacolo troverete tutto questo, insieme alla passione, all’amicizia e a tutte le emozioni che solo una città come Venezia può amplificare”.
LA PRODUZIONE Il team creativo, all’opera da mesi per mettere a punto lo show insieme a Red, si compone di svariati professionisti che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo: per le scenografie Massimo Checchetto direttore degli allestimenti scenici al Teatro La Fenice. Le sue vere e proprie opere d’ingegno saranno la cornice di quello che Red ha concepito come allestimento scenico immersivo, fatto di fotografie scattate nella Venezia deserta durante la pandemia e trattate in modo da restituire ambientazioni della città e dei suoi luoghi di un iperrealismo spiazzante. Grazie a questa idea creativa in Casanova Opera Pop vedremo oltre 30 cambi scena. Anche le luci sono disegnate da un altro uomo della Fenice, Fabio Barettin. Alla realizzazione dei costumi, ben 120, sui bozzetti della giovane stilista Desirèe Costanzo, troviamo l’Atelier di Stefano Nicolao, dal 1980 attivo sulla scena internazionale in grandi produzioni cinematografiche, teatrali e operistiche, mentre il Politecnico Calzaturiero del Brenta, centro di ricerca e produzione tecnologica e qualitativa all’avanguardia che promuove il Made in Italy nel mondo, ha realizzato le calzature, coinvolgendo gli allievi e le aziende del comparto. A loro si affianca Gian Pietro Muraro, già stilista di riferimento per alcuni dei marchi di moda italiana di maggior prestigio in ambito internazionale, specializzato nella creazione di costumi in maglia.
Casanova Opera Pop è prodotto da Blu Notte, ovvero dallo stesso Red Canzian, che in questo ruolo segue la Direzione Artistica, e da sua moglie Beatrix Niederwieser, che invece dello spettacolo segue tutti gli aspetti operativi, avvalendosi della collaborazione di Retropalco alla produzione esecutiva.
SINOSSI Venezia 1755. La Serenissima, un tempo regina dei mari, è oggi un’affascinante cortigiana che si specchia nel verde smeraldo della laguna. Al crepuscolo del suo splendore, la città più bella del mondo, ospita alcuni dei suoi figli prediletti: Giambattista Tiepolo, Carlo Goldoni, Canaletto e il più ribelle e affascinante di tutti… Giacomo Casanova che, appena rientrato in città dal suo esilio di Vienna, con il suo carisma minaccia di far strage di cuori, rischiando di far precipitare Venezia nel caos.
Nel frattempo, il Doge Francesco Loredan versa in pessime condizioni di salute e l’Inquisitore Pietro Garzoni trama per influenzare a proprio favore la successione al Dogado. Il suo sogno proibito, però, è arrestare Casanova e, per far questo, gli mette alle calcagna il suo perfido aiutante Zago.
Mentre si trova alla Cantina do Mori, il Principe dei Seduttori incontra una sua vecchia fiamma: la bella Gretchen, deliziosa cameriera della contessa Margarethe von Steinberg, che ha l’ordine di portarlo al palazzo della sua signora.
Giunto a destinazione, Casanova incontra la gran dama e viene da lei sfidato a una singolare contesa: se riuscirà a sedurre la giovane Francesca Erizzo, figlia di uno dei maggiorenti della città, allora lei sarà sua per una notte. Casanova accetta, forte del suo impareggiabile fascino. È l’inizio di una serie di rocambolesche avventure che lo porteranno ad affrontare in duello Alvise, il focoso fidanzato di Francesca e, sorprendentemente, a innamorarsi dell’avvenente fanciulla veneziana.
Le fosche macchinazioni dell’Inquisitore Garzoni, però, avranno infine successo e Casanova, accusato di eresia, finirà dritto ai Piombi, la prigione all’interno di Palazzo Ducale. Riuscirà però a evadere con l’aiuto di un frate tanto bizzarro quanto leale e fra inseguimenti, imboscate e intrighi notturni arriverà ad affrontare la contessa von Steinberg in un ultimo faccia a faccia.
E così, Casanova, prima pedina in un gioco di spie fra la Serenissima e l’Austria, poi eroe di Venezia, rientrerà trionfante nella sua amata città: qui riabbraccerà finalmente Francesca, il suo grande amore, e verrà celebrato come salvatore della patria.
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Matteo Mantovanelli
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