TEATRO DE LOS SENTIDOS

Teatro de los Sentidos
Direttore Artistico Enrique Vargas

Con la direzione di Enrique Vargas, il Teatro de los Sentidos indaga la drammaturgia del linguaggio sensoriale. Questa ricerca raggiunge i suoi obiettivi quando si ottiene la rottura della barriera che separa l’artista, l’ opera e il pubblico. Tali codici sono impersonati da un gruppo di attori/investigatori che mettendo in discussione la “tirannia del visivo”, come afferma Vargas, utilizzano tre criteri di base: modellare lo spazio, scolpire l’oscurità e permeare i silenzi.

Il più importante risultato di questa indagine ha dato i suoi frutti in una trilogia“Bajo el Signo del Laberinto”, le cui opere sono: Il filo di Arianna, Oracoli e La Memoria del vino.

ORACOLI

Uno spettacolo – manifesto dell’opera del regista e antropologo colombiano Enrique Vargas

“Oracoli”, è uno spettacolo per uno spettatore alla volta. Gli attori “agiscono” la loro storia,  accompagnando il pubblico attraverso il percorso che si compie in questa ora e mezza di spettacolo.
Per “Oracoli”, come per tutte le creazioni del Teatro de los Sentidos, sarebbe più corretto parlare di  “esperienza”. Del teatro non mancano la regia, gli attori, scene e costumi e ogni volta che si assiste ad una messa in scena si fa una conoscenza di realtà; ma in “Oracoli”, non c’è palcoscenico, si sentono odori, rumori, si provano precise sensazioni tattili.
Il Teatro de los Sentidos ha condotto un percorso di ricerca unico e del tutto originale, costruendo un nuovo lessico. Gli attori sono per Vargas “abitanti” e svolgono tutti anche un personale lavoro di ricerca oltre che di interpretazione, gli spettatori, chiamati ad un ruolo ed una partecipazione attiva, sono “viajeros”, “viaggiatori”  e in “Oracoli” si cammina. Si cammina da soli, volutamente disorientati, fra tessuti, mobili antichi, cunicoli da attraversare anche carponi e al buio per brevi tratti, lungo un itinerario misterioso e a tappe.

Ad ogni tappa si incontra un attore – abitante, che parla o tace, mostra alcuni oggetti o osserva immobile, “gioca” con lo spettatore e regala una suggestione preziosa per questo percorso psicologico ed emotivo, oltre che sensoriale. 


Programmi: Oracoli e altre creazioni di Enrique Vargas

Teatro de los Sentidos
Direttore Artistico Enrique Vargas

Con la direzione di Enrique Vargas, il Teatro de los Sentidos indaga la drammaturgia del linguaggio sensoriale. Questa ricerca raggiunge i suoi obiettivi quando si ottiene la rottura della barriera che separa l’artista, l’ opera e il pubblico. Tali codici sono impersonati da un gruppo di attori/investigatori che mettendo in discussione la “tirannia del visivo”, come afferma Vargas, utilizzano tre criteri di base: modellare lo spazio, scolpire l’oscurità e permeare i silenzi.

Il più importante risultato di questa indagine ha dato i suoi frutti in una trilogia“Bajo el Signo del Laberinto”, le cui opere sono: Il filo di Arianna, Oracoli e La Memoria del vino.

ORACOLI

Uno spettacolo – manifesto dell’opera del regista e antropologo colombiano Enrique Vargas

“Oracoli”, è uno spettacolo per uno spettatore alla volta. Gli attori “agiscono” la loro storia,  accompagnando il pubblico attraverso il percorso che si compie in questa ora e mezza di spettacolo.
Per “Oracoli”, come per tutte le creazioni del Teatro de los Sentidos, sarebbe più corretto parlare di  “esperienza”. Del teatro non mancano la regia, gli attori, scene e costumi e ogni volta che si assiste ad una messa in scena si fa una conoscenza di realtà; ma in “Oracoli”, non c’è palcoscenico, si sentono odori, rumori, si provano precise sensazioni tattili.
Il Teatro de los Sentidos ha condotto un percorso di ricerca unico e del tutto originale, costruendo un nuovo lessico. Gli attori sono per Vargas “abitanti” e svolgono tutti anche un personale lavoro di ricerca oltre che di interpretazione, gli spettatori, chiamati ad un ruolo ed una partecipazione attiva, sono “viajeros”, “viaggiatori”  e in “Oracoli” si cammina. Si cammina da soli, volutamente disorientati, fra tessuti, mobili antichi, cunicoli da attraversare anche carponi e al buio per brevi tratti, lungo un itinerario misterioso e a tappe.

Ad ogni tappa si incontra un attore – abitante, che parla o tace, mostra alcuni oggetti o osserva immobile, “gioca” con lo spettatore e regala una suggestione preziosa per questo percorso psicologico ed emotivo, oltre che sensoriale. 


Programmi: Oracoli e altre creazioni di Enrique Vargas