Ulteriore capitolo delle sue ben note ricognizioni fra le pagine dell’Antico Testamento, alle quali qui unisce citazioni tratte da autori americani contemporanei che sente affini per la comune radice ebraica (Philip Roth, Nora Ephron), o da novecenteschi europei come Karl Valentin e il nostro Achille Campanile; più, naturalmente, irresistibili considerazioni ricavate dalle proprie esperienze familiari.
Nel corso della conferenza-spettacolo, dedicata perciò all’avanzare dell’età e dove momenti di ficcante comicità si alternano a intime considerazioni, un fil rouge di saggezza assai pratica e condivisibile non viene perso di vista nell’apparente divagare del monologo: e cioè che, considerata l’impossibilità di avere notizie precise sull’aldilà, conviene concentrarsi sull’aldiquà, dando un senso ai nostri giorni sulla Terra, specie quando la maturità consente ai due emisferi del cervello di lavorare in sintonia. E quel senso sta nel capire l’importanza di fare cose belle, di farle bene, soprattutto per gli altri.
L’appuntamento al Teatro Comunale di Vicenza con “Ai nostri tempi (biblici)”, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Gioele Dix, è il primo di una lunga lista di momenti indimenticabili!